BELGIO

St. Benoit
Tutto ha avuto inizio nel 1858, quando Martin Belot, con un campo così grande da far sembrare il prato del vicino un bonsai, decise di alzare le maniche e costruire il suo santuario birrario. Inizialmente, la produzione avveniva solo d’inverno, perché, diciamocelo, i lavoratori non avevano nulla di meglio da fare in quella stagione, quindi mettevano le mani in pasta… beh, in malto. Ma non è solo l’opera umana a rendere questa birra speciale. A Purnode, c’è una qualità dell’acqua così invidiabile che persino le bottiglie d’acqua gassata si mettono a piangere di invidia. Un elemento importante, come un attore premiato, per garantire una birra che fa venire la bocca acquolina. In breve tempo, il birrificio ha ampliato la sua offerta, passando dalle chiare alle ambrate, come un direttore d’orchestra che guida la sua banda di sapori in una sinfonia di soddisfazione per un pubblico sempre più vasto. Applausi per questa brasserie che ha portato il Belgio a un nuovo livello di eccellenza birraria! Il birrificio, con uno sguardo ambizioso e un sorriso birraioso, decise che non poteva limitarsi a far conoscere la sua birra solo nel piccolo paese di origine; l’orizzonte era troppo invitante per restare confinati. Così, con un colpo di genio e un tocco di magia brassicola, creò una ricetta di birra ad alta fermentazione: la prima fermentazione nel tino e la seconda da completare in bottiglia. Praticamente la birra faceva le valigie e partiva per nuove avventure in altre località, perché chi può resistere a una birra così in gamba?
BIRRE